Data di pubblicazione:
28 luglio 2007
Genova: cambiamo il ruolo degli ausiliari del traffico
Fonte:
Secolo XIX
Regione:
Liguria
«QUANDO ENTRARONO in servizio, nove anni fa, le guardie municipali del traffico facevano una media di sessanta multe al giorno a testa. Adesso, dopo l’introduzione della Blu Area e l’affidamento ad Ami dei controlli sui parcheggi a pagamento, ciascuno di loro non supera la decina di contravvenzioni giornaliere. E questo solo in centro, mentre in periferia la “produttività” degli ausiliari del traffico è praticamente pari a zero».
Partendo da questi dati - contestati, peraltro, dal comando della polizia municipale - il consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Garbarino, apre una riflessione sul futuro delle 42 guardie municipali, meglio note come ausiliari del traffico, che dal ’99 affiancano sulle strade i vigili urbani in alcuni compiti di servizio. «Ha ancora senso mantenere questa figura?», chiede, in pratica, Garbarino in una interrogazione che sarà discussa, martedì, in consiglio comunale. «Non sarebbe meglio - chiederà ancora al sindaco Marta Vincenzi il consigliere azzurro - riqualificare la maggior parte degli ausiliari per altre mansioni all’interno della macchina comunale?». Secondo la proposta sottoposta alla giunta da Garbarino, una quota di ausiliari potrebbe essere assorbita dalla polizia municipale tramite concorso. «I più meritevoli potrebbero fare il salto di qualità diventando vigili», dice il consigliere comunale: «Tutti gli altri dovrebbero essere impiegati come uscieri o in altre mansioni a parità di contratto». I vincitori dell’eventuale concorso interno beneficerebbero ovviamente di uno stipendio più alto: quello da vigile è di circa 1.500 euro più varie indennità, contro i 1.300 euro guadagnati ogni mese da un ausiliario. «Non ce l’ho con loro, ne faccio solo una questione di risparmio e ottimizzazione delle risorse interne». «Gli ausiliari - continua Garbarino - svolgono compiti limitati essenzialmente alle contravvenzioni per divieto di sosta, che sono enormemente diminuite in centro con l’introduzione della Blu Area la cui sorveglianza è svolta dai dipendenti Ami». «Le guardie municipali non possono neppure eseguire rimozioni di veicoli o chiedere i documenti se non alla presenza di un vigile - incalza Garbarino - Oltretutto c’è anche un problema di divise, che costano addirittura di più di quelle dei vigili pur essendo di qualità inferiore».
Ma il vicecomandante della polizia municipale, Giacomo Tinella, difende a spada tratta la funzione degli ausiliari del traffico: «Svolgono un ruolo prezioso consentendo ai nostri agenti di dedicarsi ad incombenze più qualificate come, ad esempio, il controllo della sicurezza del traffico».
«Gli ausiliari sono assolutamente necessari - ripete Tinella - al di là del banale calcolo delle multe che ciascuno di loro commina ogni giorno e che non mi risultano essere in numero tanto basso. Inoltre rappresentano un importante rinforzo per la vigilanza a ridosso della Blu Area. Qualche esempio? Multano le auto in doppia fila lungo i parcheggi delle zone blu e le moto sui marciapiedi, in particolare in corso Podestà».
Fonte:
Secolo XIX
Partendo da questi dati - contestati, peraltro, dal comando della polizia municipale - il consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Garbarino, apre una riflessione sul futuro delle 42 guardie municipali, meglio note come ausiliari del traffico, che dal ’99 affiancano sulle strade i vigili urbani in alcuni compiti di servizio. «Ha ancora senso mantenere questa figura?», chiede, in pratica, Garbarino in una interrogazione che sarà discussa, martedì, in consiglio comunale. «Non sarebbe meglio - chiederà ancora al sindaco Marta Vincenzi il consigliere azzurro - riqualificare la maggior parte degli ausiliari per altre mansioni all’interno della macchina comunale?». Secondo la proposta sottoposta alla giunta da Garbarino, una quota di ausiliari potrebbe essere assorbita dalla polizia municipale tramite concorso. «I più meritevoli potrebbero fare il salto di qualità diventando vigili», dice il consigliere comunale: «Tutti gli altri dovrebbero essere impiegati come uscieri o in altre mansioni a parità di contratto». I vincitori dell’eventuale concorso interno beneficerebbero ovviamente di uno stipendio più alto: quello da vigile è di circa 1.500 euro più varie indennità, contro i 1.300 euro guadagnati ogni mese da un ausiliario. «Non ce l’ho con loro, ne faccio solo una questione di risparmio e ottimizzazione delle risorse interne». «Gli ausiliari - continua Garbarino - svolgono compiti limitati essenzialmente alle contravvenzioni per divieto di sosta, che sono enormemente diminuite in centro con l’introduzione della Blu Area la cui sorveglianza è svolta dai dipendenti Ami». «Le guardie municipali non possono neppure eseguire rimozioni di veicoli o chiedere i documenti se non alla presenza di un vigile - incalza Garbarino - Oltretutto c’è anche un problema di divise, che costano addirittura di più di quelle dei vigili pur essendo di qualità inferiore».
Ma il vicecomandante della polizia municipale, Giacomo Tinella, difende a spada tratta la funzione degli ausiliari del traffico: «Svolgono un ruolo prezioso consentendo ai nostri agenti di dedicarsi ad incombenze più qualificate come, ad esempio, il controllo della sicurezza del traffico».
«Gli ausiliari sono assolutamente necessari - ripete Tinella - al di là del banale calcolo delle multe che ciascuno di loro commina ogni giorno e che non mi risultano essere in numero tanto basso. Inoltre rappresentano un importante rinforzo per la vigilanza a ridosso della Blu Area. Qualche esempio? Multano le auto in doppia fila lungo i parcheggi delle zone blu e le moto sui marciapiedi, in particolare in corso Podestà».
Fonte:
Secolo XIX
Articoli simili
-
03 settembre 2018
Genova: il contributo della PL
Un video raccoglie il contributo della PL dopo la tragedia.
-
29 agosto 2018
Pattuglie velomontate
Mauro Di Gregorio ci spiega caratteristiche e pregi del servizio.
-
20 agosto 2018
Un passo avanti e due indietro
Quando anche le dotazioni per la sicurezza degli agenti diventano materia di scontro politico.
-
16 agosto 2018
Ha senso parlare di sicurezza stradale?
Difficile parlare di controlli e sanzioni quando i ponti ti crollano sotto i piedi.
-
08 agosto 2018
Smart Mobility: l’Italia c’è
Il nostro paese compie i primi passi concreti verso l’innovazione.